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“Il posto dei Racconti”, laboratorio in fìeri a Paternò

Gio, Apr 30, 2015

Informazione

Il Contastorie, canale di suoni e di grida, di ritmi e di sentimenti, di storia e di leggenda

Chiamata a redigere, per più incontri, un diario di bordo, a scavalco tra la partecipazione attiva e le riflessioni della cronista, è stata spontanea e dirompente, ad un certo punto, la necessità di effettuare il resoconto emozionale di uno spaccato, all’interno di un  laboratorio in fìeriIl posto dei Racconti.

Giovanni Calcagno, responsabile del progetto, dirige un gruppo eterogeneo di corsisti che, partendo dal punto zero: il testo del romanzo di Matteo Maria BoiardoL’Orlando Innamorato, poema epico-cavalleresco caro come genere alla tradizione pupara siciliana di cui Mimmo Cuticchio è autorevole esponente, riesce a coordinare persone con esperienze, età, cultura e background diversi.

E’ un lavoro complesso e variegato, quasi maieutico, perché non aggiunge artificiosamente nulla ma, piuttosto, spinge ciascun componente a compiere percorsi interiori sotto gli stimoli del testo che impegna a più livelli e, seguendo percorsi fantasiosi, tende a scrostare e  ridurre resistenze psicologiche, sovrastrutture culturali, barriere comunicative; tende a liberare l’io nascosto da cumuli di aggiunte rumorose e ingombranti, per ritrovare un sé più semplice, più primordiale, se ci è concessa l’iperbole. 

Il Contastorie (performance ultima verso cui tende la connotazione caratteriale tipologica di ciascun corsista) deve essere, nelle mete auspicate, una sorta di canale attraverso cui passano i colori sfumati e accesi, i suoni sussurrati e le grida, i ritmi e i sentimenti, la storia e la leggenda…

Così, partendo da quel testo, si percorrono sentieri di studio, apprendimento ed elaborazione e di produzione a più livelli tra essi coordinati.

La creatività è resa libera e poi incanalata e modulata, poi ancora ricamata e tradotta nelle forme più imprevedibili.

A fare da spalla Simona Bracchetti, romana, (architetto nella vita) ma che gioca poliedrici ruoli nel contesto: da corsista a coordinatrice e  a coreografa.

In questa sua ultima abilità, viene fuori, elegantissima nel proporre ritmi tribali su cui costruisce coreografie di grande effetto e all’interno delle quali si innestano endecasillabi liberi, intonati sulla falsa riga del poema epico sempre letto e rimaneggiato.

Ed è un procedere corale, suggestivo, in cui suoni, azioni, contenuti narrativi  procedono, scatenando ricadute esaltanti e catartiche all’un tempo.

La voce viene modulata, urlata, impostata, mentre il corpo autonomo, disegna coreografie guerriere di grande suggestione.

Così, il recitato e il rappresentato vengono ad essere  il prodotto di una lunga, meticolosa, raffinata e sottile macerazione ed elaborazione.

Giovanni Calcagno è il guru di questa cellula umana dal potenziale incalcolabile. E’ lui il maestro: ha la quiete, l’ascolto e tesse le trame.

Con semplicità e ricchezza, severità e determinazione “ascolta” i movimenti dei singoli, del gruppo e di sé stesso e ne pilota le energie comunicative rinforzando la consapevolezza del sé; interagisce e crea interazione collettiva; esplora e restituisce in un contesto originalissimo di contaminazione creativa, secondo fonemi molteplici, (scelti dai corsisti), che vanno dal dialetto siciliano al tedesco, al francese e alla lingua italiana del Seicento.

Molti altri saranno gli step di questo “viaggio” multidimensionale che mette in comunicazione uomo-radici, storia, sentimenti, arte.

Grande è il contributo di Giovanni Calcagno che, non a torto, rende fiera la sua città che gli tributa affetto stima e onore.

E, riflettendo (se ci è concesso esulare dal tema in corso), che magnifico percorso scolastico sarebbe questo!

Quanto essenziali  e  formative appaiono queste  tecniche, queste metodologie  questi contenuti per la formazione autentica e globale della persona, a dispetto di forme stantìe, asettiche, gelidamente tecnologiche  e disincarnate, così in voga oggi!

Norma Viscusi

 


Una bottega di teatranti per rinnovare la tradizione

Il posto dei Racconti è un’iniziativa promossa dal Comune di Paternò con il sostegno della Pro-loco e della facoltà di Lettere di Catania. E’ un programma di formazione teatrale coordinato dal maestro Mimmo Cuticchio che comprende quattro laboratori di formazione (recitazione, scenografia, ricerca d’archivio e musica tradizionale) ed uno, coordinato direttamente da Mimmo Cuticchio, dedicato alla messa in scena dell’Orlando Innamorato sulla collina storica di Paternò in settembre.

Questo progetto, a seguito dell’istituzione della «“Casa del Cantastorie”, costituisce un naturale corollario ad un percorso di studi sul teatro di narrazione già avviato da qualche tempo a Paternò, ed al contempo un tentativo di radicare nel territorio una nuova scuola, sarebbe meglio dire una bottega, di teatranti (artisti e tecnici) capaci di rinnovare la propria ricerca nel solco della tradizione.

Il senso di questa nostra iniziativa, di questo grande laboratorio nella nostra città, è dunque quello di condividere il lavoro artistico di gruppo e di aprirlo a partecipanti e spettatori di ogni luogo, certi della capacità che ha il teatro di restituire identità alle collettività, e consapevolezza, a ciascuno, del proprio stato di essere umano.»

Giovanni Calcagno



Norma Viscusi

Pianista. Insegna Musica nella sc. Media Q. Maiorana di Catania. Ha conseguito anche il Magistero di Scienze Religiose presso IRSS San Luca di Catania, Facoltà di teologica di Sicilia. Il suo interesse è poliedrico: musica, arte, cultura, volontariato e giornalismo. Collabora come editorialista, freelance, con diversi periodici e quotidiani. Fra questi Freedom 24, Zona franca, l’informazione, Aetnanet, Newsicilia, l’Alba. Ha pubblicato saggi di letteratura religiosa sulla Scapigliatura, Lo spazio di Dio in Tarchetti in La letteratura e il Sacro, narrativa e teatro, cura di F. D.Tosto, vol. IV ed. ESI, 2016 Napoli e per la collana “Nuova Argileto”, La Scapigliatura. Tra solitudine e trasgressione, Lo spazio di Dio in Tarchetti, Rovani e Dossi. ed. Bastogi, 2019 Roma. Ama dedicarsi in modo particolare a recensioni musicali e teatrali.

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