A A
RSS

Carmelo Ciccia commenta il III canto del Purgatorio

Ven, Feb 12, 2016

Cultura, Eventi

Pubblico folto e qualificato nella chiesa di Santa Caterina d’Alessandria di Paternò

L’8 gennaio , nella chiesa di Santa Caterina a Paternò, organizzata dalla FIDAPA cittadina, ha avuto luogo la conferenza “L’onore di Sicilia e d’Aragona secondo Dante”, tenuta dal prof. Carmelo Ciccia, paternese di nascita ma residente a Conegliano, nel Veneto, da oltre cinquant’anni,  scrittore, saggista e critico letterario di chiara fama, nonché autorevole dantista, in quanto autore di vari saggi su Dante e relatore in numerose conferenze e letture dantesche in Italia e all’estero.

L’incontro culturale, che si è svolto alla presenza di un numeroso e qualificato pubblico, è stato cordinato dalla prof.ssa Maria Virgillito Auteri, presidente della FIDAPA e introdotto dal prof. Pino Pesce, direttore del periodico l’Alba il quale ha commentato il canto III del Purgatorio, letto dall’attore Mario Opinato. La serata è stata allietata da alcuni intermezzi musicali eseguiti dalla pianista Maria Schillaci e dal soprano Margherita Aiello.

Il prof. Ciccia, citando i versi del III canto del Purgatorio ha evidenziato l’esaltazione della bontà e misericordia di Dio, oggetto del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco.

Si è poi soffermato sulla figura del re Manfredi, mettendo in risalto la grande ammirazione che Dante aveva per lui, definendolo bello, biondo e di gentile aspetto e ricordando il maltrattamento del suo cadavere da parte delle autorità ecclesiastiche.

Ma un’attenzione particolare egli ha riservato alle parole L’onor di Cicilia e d’Aragona, fulcro essenziale della conferenza stessa, con cui Manfredi, con un orgoglio tutto umano, qualifica la figlia Costanza, andata sposa a Pietro il Grande d’Aragona.

Con una dotta disquisizione il prof. Ciccia, sottolinea che nella Divina Commedia Dante fa diversi riferimenti alla Sicilia, alle sue vicende e ai suoi sovrani, e  chiarisce l’apparente contraddizione dantesca:  le parole di Manfredi a Dante circa l’onore della sua discendenza esprimono l’orgoglio del sovrano, del padre e del nonno, mentre nei brani che contengono il biasimo c’è il monito di Dante stesso, scontento del comportamento dei due fratelli, successori di Manfredi, Giacomo e Federico d’Aragona, morto, quest’ultimo, a Paternò nel 1337.

Premesso che alla morte di Manfredi (1266) la figlia Costanza aveva generato solo Alfonso III (1265-1291), la discussa frase di Manfredi suonerebbe come una stridente stonatura — considerando il disonore (e non l’onore) di cui i due fratelli Giacomo II e Federico II d’Aragona si erano coperti agli occhi di Dante — se non si tenesse conto che il divino poeta ha voluto dare rilievo all’orgoglio del padre, del nonno e del sovrano. L’allusione alla prole vuol essere generica, impersonale e asseverativa, perché non vuole indicare questo o quello dei figli di Costanza; e perciò la discussa frase, tutta di Manfredi, va intesa nel seguente senso: “genitrice di prole che, ereditando le riconosciute virtù di così nobile prosapia, e quindi anche di me stesso, è e sarà “l’onore della Sicilia e dell’Aragona”. Parole di Manfredi, il quale — con una terrena e umanamente comprensibile immodestia — voleva esaltare il suo lignaggio e quindi sé stesso.

Agata Rizzo

Agata Rizzo

Insegnante di scuola dell’infanzia nel IV Circolo Didattico “Michelangelo Virgillito” di Paternò, II Collaboratore del Dirigente Scolastico e Responsabile della Scuola dell’infanzia.
Referente del progetto Pari Opportunità “Bambine e bambini, uguali…ma diversi”, da 10 anni coordina il giornalino scolastico “La Gazzetta RosAzzurra” sul tema delle pari opportunità e della genitorialità, diretto alle famiglie degli alunni. Negli anni ha collaborato con riviste del panorama pedagogico nazionale quali “Scuola Materna”-Ed. LA SCUOLA- e “Infanzia”-Alberto Perdisa Editore.
Nel 2006 è risultata II finalista con il progetto sulle Pari Opportunità “Bambine e bambini, uguali…ma diversi” al I Premio “Piccolo Plauto”, edito dalla Rivista Infanzia e dall’Università di Scienze dell’Educazione di Bologna.

Tags: , , , , , , , , ,

Lascia un commento

agata rizzo alba Anna Rita Fontana arte bellini belpasso biancavilla cannizzaro carlo caputo carmelo ciccia catania cinema collura Coro lirico siciliano daniela schillaci danilo festa discarica motta film giuseppe cantavenere iti cannizzaro l'alba l'Alba ArteCulturaSocietà l'alba periodico laura cavallaro laura timpanaro libro mario incudine matteo collura misterbianco mostra motta sant'anastasia nino di guardo no discarica norma viscusi paternò patrona pdf pino pesce rosa balistreri scuola SI.RO spettacolo taormina teatro Teatro Massimo Bellini di Catania

Bacheca Periodico – Ultime Edizioni