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Enzo Scuderi in Mostra nella sua Misterbianco

Lun, Mag 2, 2016

Arte

“Terre Madri”: il grido d’amore di un versatile artista siciliano

«Gran parte della sua vita vissuta in una splendida terra, la Toscana, che è stata certamente fonte di ispirazione per la sua arte. Terre Madri è sicuramente un grido d’amore, per il significato che queste due parole hanno rappresentato da sempre per l’animo siciliano di questo eclettico artista: le radici della vita, “la Madre” che lo ha generato e a cui tutto deve, e “la Terra” natia che con la sua insostituibile bellezza e il suo profumo lo ha segnato negli occhi, nella mente e nell’anima.

Misterbianco rappresenta per Enzo Scuderi l’infanzia, i ricordi giovanili, i primi amori, l’innamoramento per l’arte, alimentato e segnato dall’insegnamento di docenti, artisti di indiscusso spessore come  Carmelo Signorelli e Antonio Brancato. Vivere lontano da tutto questo, ha fatto sì che le emozioni, i ricordi degli affetti e delle amicizie si amplificassero nel tempo in maniera nostalgica ed emozionale; emozioni che arrivano, senza alcun filtro, all’anima dei fruitori, attraverso le sue “poetiche” opere. La nostra amicizia e stima ha radici lontane, legata a questi ricordi giovanili e scolastici, e continuerà sempre. Un sentito bentornato ad Enzo e alle sue splendide opere».

Così Carmela Zuccarello, direttrice della Galleria civica d’arte “Pippo Giuffrida”, ci presenta il ritorno a Misterbianco di Enzo Scuderi, con la mostra da lei voluta e curata, ormai prossima.

Enzo Scuderi nasce a Misterbianco nel 1952. Frequenta il Liceo Artistico di Catania e si laurea in Architettura presso l’Università degli Studi di Firenze nel 1976. Dal 1968 al 1979 partecipa a diverse collettive di pittura, grafica e fotografia in Sicilia, Toscana, Lazio e Lombardia; ottiene due segnalazioni speciali (Misterbianco ‘70, Milano ’78). Nel 1980 inizia a Milano la ricerca su materiali trasparenti (acetati e pellicole scadute) attraversati da fasci di luce e lavorati con colori ad alcol, graffito e disegno; produce immagini informali e astratte in dimensione miniatura (24-36 mm), che vengono presentate al pubblico sia in proiezione sia in stampa colore cibachrome. Le prime Mostre personali alla Dryphoto Arte Contemporanea di Prato (1982) e allo Studio d’Arte Andromeda di Trento (1983). Dal 1984 al 1991 l’attività artistica di Scuderi si lascia felicemente sedurre dallo studio e dalla pratica musicale d’arte, non sottraendosi ai benefici che derivano dal misurarsi con il pubblico delle sale da concerto. Nel gennaio del 1985 presenta alla Rotonda della Besana di Milano Fragmentum10 x10, audiovisivo di 100 opere realizzate nei primi Anni ‘80,  poi dal vivo, nel 1997, al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato; nel 2005 una versione digitalizzata della stessa opera apre la Stagione del Teatro Blu di Milano.

Scuderi nel 1993 si trasferisce nella Canonica dell’ex chiesa di San Bartolomeo in Lanciaia, nel Comune di Pomarance (Pisa), vicino Volterra, dove attualmente vive e lavora. In questo luogo, facendo tesoro delle precedenti esperienze artistiche e professionali, sceglie l’embrice in terracotta come supporto ideale per un suo nuovo percorso di produzione artistica, utilizzando, come materia prima da plasmare, muschi, licheni e guano che la natura depone sulle vecchie tegole di origine etrusca. Tutte le opere sono realizzate a matita e inchiostro di china, pittura a tempera bianca e nera con interventi di graffito sulle terrecotte incrostate di sedimenti naturali. Le caratteristiche modulari degli embrici permettono notevoli possibilità compositive. Nel 2011 il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, riconoscendo l’originalità della proposta artistica, promuove la Mostra “Enzo Scuderi, Apparizioni su terracotta” allestita all’interno dello spazio museale.

Le Mostre personali di Scuderi dal 1982 ad oggi: Prato, Trento, Milano, Lastra a Signa (Firenze), Casole d’Elsa (Siena), Volterra, Bologna, Firenze, Montelupo Fiorentino, Napoli, Barga (Lucca), Lodi, Trento, Faenza, Jesi (Ancona), Bergamo, Pomarance (Pisa) ed anche in Germania a Tubingen.  Una storia di arte emozionante ed “unica”, lunga un quarto di secolo, che ora Enzo Scuderi viene a riproporre con entusiasmo nella “sua” Misterbianco, com’è giusto che sia. Per condividere le sue opere con la propria gente e riassaporarne il calore. 

Roberto Fatuzzo

Roberto Fatuzzo

Nato a Siracusa e residente a Misterbianco da parecchi anni, studi classici e laurea in giurisprudenza, è pubblicista da giovanissimo. Fu direttore di redazione di una delle primissime tv private italiane, Video Siracusa. Funzionario pubblico, ora in pensione, ha collaborato nel tempo con varie testate giornalistiche, con radio private, con Antenna Sicilia. Per lunghi anni si è poi dedicato al volontariato sociale ed all’attività sindacale. Molti i suoi video ed interviste sul sito Misterbianco.com. Tornato alla vecchia passione giornalistica, dal 2014 collabora nuovamente con il quotidiano “La Sicilia”.

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2 Resposte a “Enzo Scuderi in Mostra nella sua Misterbianco”

  1. Enzo Scuderi ha detto:

    Ringrazio la vostra Testata che con tanto anticipo e dovizia di particolari, segnala la mostra ENZO SCUDERI:TERRE MADRI.
    Spero che il lavoro proposto possa essere all’altezza delle aspettative dei concittadini che già conoscono la mia attività e soprattutto di coloro che ne fruiranno per la prima volta. Da troppo tempo manco da Misterbianco. L’ultima mostra nel 1970 al Teatro Comunale: una collettiva per giovani artisti organizzata dal Prof. Pino Finocchiaro e dal Comune. Tengo ancora con orgoglio nel mio studio una targa ricevuta come “Segnalazione speciale”. Poi….tanta vita. Cordialmente Enzo Scuderi

  2. Massimo Costanza ha detto:

    Il tuo mancare fisicamente da Misterbianco non coincide affatto col tuo mancare artisticamente e spiritualmente dalla tua terra. Siamo in tanti, caro Enzo, a riconoscere la tua grande vena artistica, l’amore per le tue origini che traspare in ogni tua opera, la tua grande voglia di realizzare una personale di spessore nel tuo Paese. Ti conosco e ti vivo da una vita per cui il mio giudizio sarebbe troppo falsato, e allora lascio parlare gli umori dei tuoi concittadini…ed è un bell’ascoltare!

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