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Premio Nazionale di Poesia “Natale – Città di Tremestieri Etneo”

Mer, Gen 5, 2022

Spettacolo

PREMIAZIONE 7 GENNAIO

Giunta la manifestazione alla 33ª edizione, la cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale di Poesia “Natale – Città di Tremestieri Etneo” avrà luogo presso la parrocchia Santa Maria della Pace, chiesa Madre della cittadina etnea, alle ore 19.30.

di Mary Virgilio

Si svolgerà venerdì, 7 gennaio 2022, alle ore 19.30, presso la parrocchia Santa Maria della Pace, chiesa Madre di Tremestieri Etneo la cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale di Poesia “Natale – Città di Tremestieri Etneo”.

Giunto alla 33ª edizione, patrocinato dal Comune etneo, dall’Advs-Fidas, provincia di Catania, dall’UCIIM, sezione di Tremestieri Etneo, dall’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana), sez. di Catania, e dalla Confraternita del SS. Sacramento di Tremestieri Etneo, il premio è dedicato al suo fondatore, il sacerdote Salvatore Consoli, appassionato cultore di poesia, arte e fotografia, parroco della chiesa Santa Maria della Pace, scomparso nel 1990.

Il bando di partecipazione comprendeva una sezione del libro edito, di poesia in italiano e in lingua siciliana; una sezione di poesia inedita singola, in lingua siciliana, sul tema del Natale, della pace, del dono, della famiglia, sulla figura del padre/papà (nella ricorrenza del 150° della dichiarazione di San Giuseppe, patrono della Chiesa universale) e di Dante (nella ricorrenza dei 700 anni dalla morte) “profeta di speranza e di testimone della sete d’infinito insita nel cuore dell’uomo”; e due sezioni, dedicate alle scuole di ogni ordine e grado, di poesia e di grafica.

I premiati sono stati: 1° Premio Libro edito di poesia in lingua italiana alla poetessa Maricla Di Dio Morgano, di Calascibetta (Enna), per la silloge “Due donne alla finestra” (Il Convivio Editore, Castiglione di Sicilia. 2020), con la motivazione: “Due donne alla finestra, sotto un cielo d’estate frugano tra le crepe del mondo, ne scoprono i ritagli di sangue e sogni”; per voce dell’Autrice raccontano, in forma lirica con intensa partecipazione emotiva, della vita e dell’essere nello spazio empatico di una grande umanità, evidenziando la dimensione realistica di una visione dell’esserci, espressa con un linguaggio discorsivo-colloquiante, figurativo-simbolico che restituisce integra la bellezza dell’esistenza e della natura in tutte le sue molteplici sfaccettature, come invito alla vita”.

1° Premio Libro edito di poesia in lingua siciliana al poeta Angelo Battiato, di Misterbianco (CT) per la silloge “Accussì” (Youcanprint Editore. 2021), con la motivazione: “Privilegiando nella sua produzione poetica l’uso del dialetto, l’Autore lo definisce come il linguaggio dei semplici, dei miti, dei “poveri di spirito”, perché intriso di fatica, di sudore, di virtù ed innocenza; genuina espressione dell’anima del popolo di appartenenza, fonte di saggezza di vita appresa dalla madre nell’infanzia. Da ciò deriva “Accussì”, il nome scelto per la raccolta delle sue poesie che si denotano e qualificano con la semplicità di un avverbio nella loro scorrevole chiarezza. Espressioni che sgorgano dal cuore, senza pretese di artificiose costruzioni, come sospiri musicali dell’anima che simulano la leggerezza e brevità della vita di un fiore”.

I libri meritevoli di segnalazione sono stati: “Nostro fratello Giuda”, di Franco Casadei, di Cesena (Giuliano Ladolfi Editore, Borgomanero (NO). 2021), con la seguente motivazione: “Silloge nata dalla suggestione di frequentazioni benedettine nel Monastero Mater Ecclesiae fondato sul lago d’Orte nel 1973 da Madre Anna Maria Canopi, e sulle riflessioni sul più emblematico tradimento della Storia, quello di Giuda, che per riflesso motiva alla ricerca di senso e di risposta ai quesiti più profondi dell’enigma dell’animo sul dramma esistenziale”. “Le stagioni del cuore”, di Rosa Maria Di Salvatore di Catania (Guido Miano Editore, Milano, 2020), con la seguente motivazione: “Poesia della Natura, le liriche dell’Autrice, con profonda emotività, indagano e spaziano sui misteri che riguardano la nostra vita e la nostra essenza e si dispiegano in narrazioni di visioni e colori, di emozioni e malinconie, di armonie, di immagini , di musicalità, di suoni , in un arcobaleno bucolico di memorie e sensazioni”. La commissione esaminatrice era composta da: Giuseppe Adernò, preside; Milly Bracciante, critico letterario e d’arte, scrittrice; Domenico Messina, esperto di storia locale; Salvatore Scalia, giornalista e scrittore; e dal dott. Vincenzo Caruso, Segretario del Premio.

Per la sezione poesie: 1° premio per la poesia in lingua siciliana alla lirica “Alivoti ti viju…”, di Elvezio Petix” di Mariolina La Monica di Casteldaccia (PA) con la motivazione: “Con versi e immagini del tutto personali, sempre garbata e mai scontata, l’autrice, come un velo sospeso e luminoso, come un sogno malinconico e silenzioso, ricorda Elvezio Petix, il noto poeta di Casteldaccia, autore della raccolta “Po tu cuntu”. Conserva nel cuore il suo sorriso dolce, quelle parole buone, quel fermento d’amore che la faceva volare oltre i travagli della vita, oltre il mistero, oltre il destino. Ancora oggi quel ricordo risveglia in lei i sogni, le fa partorire versi d’amore, dove lui è vivo, è presente e caldo come il sole della nostra Sicilia, colorato come i fiori di ginestra, profumato come l’odore dell’alloro e del gelsomino. Anche se senza più speranza, si appanna lo sguardo e si ferma all’orizzonte”. E Segnalate, le liriche: “Semu figghi du Patri Eternu”, di Rosaria Lo Bono di Termini Imerese (PA), con la motivazione: “Un grido che sgorga spontaneo dal grembo dell’autrice. Un grido contro il razzismo, contro la violenza, contro la supponenza e la sopraffazione. Con parole semplici, con versi discorsivi, l’autrice invita a riflettere prima di giudicare, prima di ghettizzare coloro che ci sembrano diversi da noi. Ci ricorda che tutti nasciamo dal grembo di una madre, tutti siamo figli dello stesso padre, Eterno e Onnipotente. Tutti siamo fratelli, di qualunque colore è la nostra pelle, a qualunque razza o religione apparteniamo. Non bisogna essere indifferenti al loro sconforto, ai maltrattamenti che subiscono, perché il loro sangue è rosso come il nostro e circola per le stesse vene, per lo stesso cuore”. “Natali: dicu paci!”, di Grasso Giovanni di Santa Venerina (CT) con la motivazione: “Quattordici versi intitolati alla Pace, alla speranza che questa parola, piccola e grande allo stesso tempo, come un seme germogli nel cuore degli uomini. Questa piccola voce che, come vorrebbe Papa Francesco, porterebbe amore e letizia nelle famiglie, nel mondo intero. Come la natività e la fede in quel Bambino, che ogni anno rinasce a Natale per portare gioia e si spera ci liberi da quest’atmosfera di paura e dalla nemica: la pandemia”

I componenti della commissione esaminatrice sono stati: Milly Bracciante, critico letterario e d’arte, scrittrice; Lia Mauceri, poetessa e studiosa di lingua siciliana e Domenico Messina, esperto di storia locale; dott. Vincenzo Caruso, segretario del Premio.Ospite d’onore dell’atteso Premio, sarà il prof. Marco Pappalardo, docente e scrittore.

Mary Virgilio

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