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“Ludwig van Beethoven, avvincente maestro di Bonn”

Sab, Nov 20, 2021

Spettacolo

CONFERENZA-CONCERTO DELLA SCAM ETNEA

Domenica 21 novembre all’Auditorium Sacro Cuore di via Milano a Catania il presidente della Società Catanese Amici della Musica, Anna Rita Fontana e la pianista Federica Reale guideranno il pubblico all’interno della vita e delle opere del compositore tedesco.

di Redazione

Federica Reale

Una serata interamente dedicata alla vita e al genio creativo del compositore tedesco, per la conferenza-concerto promossa dalla Società Catanese Amici della Musica dal titolo “Ludwig van Beethoven, avvincente maestro di Bonn”, che si terrà domenica 21 novembre alle ore 18:30 all’Auditorium Sacro Cuore di via Milano al civico, 47.

Afferma il critico e relatore, Anna Rita Fontana: «Beethoven è una delle pietre miliari della storia della musica che ha dato un notevole impulso allo sviluppo delle forme più significative del Classicismo come la Sonata, la Sinfonia e il Concerto, sia dal punto di vista della tecnica sia della spiritualità».

Durante l’incontro verrà restituita una panoramica del contesto storico in cui il compositore visse e in cui assimilò gli ideali della Rivoluzione francese. «Basti pensare che a Napoleone Bonaparte dedicò la Terza sinfonia dall’andamento solenne e maestoso – evidenzia la Fontana – come anche il Concerto per pianoforte e orchestra n.5 detto “L’Imperatore”, dai ritmi imponenti e grandiosi. Affronteremo in seguito anche la sua inclinazione all’introspezione e alla spiritualità, affinate dalla malattia. Non dimentichiamo che sin dall’età di ventisei anni fu affetto da ipoacusia all’orecchio sinistro, che in seguito si acuì portandolo, nel 1815, alla sordità completa. Credo che la sua straordinarietà risieda anche in questa sua capacità di concepire mentalmente le opere e di trasferirle, poi, sulla partitura».

La prima parte del programma si focalizzerà sulle sonate, in particolare sulla Sonata in Fa maggiore, op. 10 n. 2 e sulla Sonata in La bemolle maggiore, op. 26, entrambe eseguite dalla giovanee talentuosa pianista, Federica Reale. Composta nel 1795 e pubblicata tre anni dopo, la Sonata op. 10 n. 2 presenta un carattere brillante e umoristico. «Fin dall’Allegro iniziale, infatti, la scrittura pianistica – sottolinea la musicista – mantiene un tono fresco e leggero, a tratti quasi clavicembalistico. La natura graziosa ed elegante di questo primo movimento prosegue anche nel secondo, un Allegretto dal carattere più riflessivo e malinconico. A esso fa seguito un Presto che conclude la Sonata, con un fugato dalla natura spiccatamente energica e festosa».

Di appena cinque anni più tardi è la Sonata in La bemolle maggiore, op. 26,pubblicata nel 1802 da Cappi e dedicata al Principe Lichnowski, fra i maggiori sostenitori a Vienna del compositore. «Il fulcro dell’opera non è il primo movimento ma il terzo, la Marcia funebre sulla morte d’un Eroe. L’opera, infatti, – chiosa la pianista – rivoluzionerà completamente il tradizionale rapporto fra i quattro movimenti della Sonata classica. Entrambi sfruttano appieno le sonorità dello strumento, realizzando numerosi contrasti drammatici sullo sfondo di un grande lirismo, che contribuì a renderla la preferita di Chopin. Gli altri due movimenti, Scherzo-Trio e Allegro finale, contrastano con quest’atmosfera di generale dolcezza attraverso una scrittura pianistica dal carattere brillante ed energico, con tratti marcatamente virtuosistici».

La seconda parte della serata sarà dedicata all’analisi e all’ascolto delle Sinfonie, con un’attenzione particolare alla Nona eseguita per la prima volta a Vienna il 7 maggio del 1824. Composta per solisti, coro e orchestra, apparve sin da subito un’operazione inedita dal momento che metteva in crisi il concetto stesso di Sinfonia, facendo coesistere al suo interno diversi generi: lo stile operistico, la musica militare, gli esotismi “alla turca” e la scrittura polifonica propria della musica sacra. È nell’ultimo movimento che l’impulso al canto trova il suo sfogo, infrangendo le barriere del genere sinfonico prima di esplodere nell’Inno alla Gioia di Schiller, utilizzato solo in parte e adattato dallo stesso Beethoven. L’obiettivo era quello di indirizzare l’umanità verso nuovo ordine sociale basato sulla pace e sull’armonia, che ne avrebbe permesso il libero sviluppo. Un autore fondamentale che segnò la composizione e la musica in Occidente e che giustamente la SCAM tributa.

***

Biglietto euro 10,00, ridotto under 25 euro 7,00.
Per accedere in sala è necessario il Green Pass e la mascherina. Non occorre prenotare.

Per informazioni contattare l’indirizzo email: comunicazioniscam@gmail.com.

Redazione l’Alba

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