A A
RSS

Ricordo di Domenico De Meo, insigne musicologo!

Dom, Ott 23, 2022

Spettacolo

TRISTE SALUTO!

Ora il maestro Domenico De Meo non mi parla né mi canta più ed è un grande vuoto, una profonda tristezza, una gravissima perdita per la cultura musicale e per tutti i catanesi che lo amavano e lo stimavano come eccellente musicologo!

di Nella Fragalà

Domenico De Meo e Graziella Seminara

“Celeste Aida, forma divina, mistico serto di luce e fior.” (Aida) ed anche “Ah troppo tardi t’ho conosciuta, sublime donna io t’ho perduta” (Norma).

Così mi sussurrava canticchiando con un fil di voce il mio caro Maestro nei suoi ultimi giorni terreni; e lo faceva con la passione che lo aveva sempre caratterizzato negli anni ruggenti; la stessa di quando, trovandosi fra amici,  canticchiva “Ma si iu moru e vaiu ‘mparadisu, si nun ci trovu  a tia mancu ci trasu!”. Anche quest’aria di Cavalleria Rusticana lo emozionava tanto e ci emozionava.

Ora il maestro Domenico De Meo non mi parla, né mi canta più ed è un grande vuoto, una profonda tristezza, una gravissima perdita per la cultura musicale e per tutti i catanesi che lo amavano e lo stimavano come eccellente musicologo!

La sua anima è volata in Cielo e il suo nome resterà nell’Olimpo della Musica, alla quale ha dedicato la vita intera, nutrita dallo studio delle partiture e dall’amore per i suoi cari. 

Si è spento il battito, ma vivrà l’esempio del Maestro… del Maestro che, intonando dolci melodie, se ne andava senza curarsi del male che l’aveva colpito nel corpo ma giammai nell’anima.

… Sono triste, Domenico, mio grande amico! Ho seguito la tua malattia (una leucemia) durata otto mesi.

Adesso sei volato in cielo per raggiungere il tuo Bellini di cui sei stato esperto conoscitore, studioso filologo, tanto che sei stato insignito del Bellini d’oro e di numerose altre onorificenze. Mio stimatissimo amico, sono passati 50anni da quando t’ho conosciuto come mio insegnante di musica.

… Durante la sua breve ma insidiosa malattia non si è mai lamentato e non ha mai pronunciato una parola sulla dark Lady, anzi ha fatto progetti su ciò che avrebbe dovuto scrivere e su ciò su cui avrebbe dovuto lavorare. È stato grande fino alla fine… Possano i celesti voli degli angeli cantare il suo eterno riposo.

Da amica, rimasta sempre sua alunna, sono andata col cuore affranto a dargli l’ultimo saluto, prima, nel foyer del Teatro Massimo Bellini, sotto la statua di Vincenzo Bellini, suo mito e beniamino, e dopo al duomo di Sant’Agata. Adesso certamente, Domenico e Vincenzo si troveranno assieme, lassù, a cantare gioiosamente le più belle arie di Aida e Norma senza più commozione e lacrime!

Redazione l’Alba

Tags: , , ,

Lascia un commento

agata rizzo alba Anna Rita Fontana arte bellini belpasso biancavilla cannizzaro carlo caputo carmelo ciccia catania cinema collura Coro lirico siciliano daniela schillaci danilo festa discarica motta festa film giuseppe cantavenere iti cannizzaro l'alba l'Alba ArteCulturaSocietà l'alba periodico laura cavallaro laura timpanaro libro mario incudine matteo collura misterbianco mostra motta sant'anastasia nino di guardo norma viscusi paternò patrona pdf pino pesce rosa balistreri scuola SI.RO spettacolo taormina teatro Teatro Massimo Bellini di Catania

Bacheca Periodico – Ultime Edizioni