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“Incontri d’Arte” Scam all’Auditorium dell’Istituto Sacro Cuore di Catania

Ven, Ott 1, 2021

Spettacolo

DOMENICA 26 SETTEMBRE 2021

All’Auditorium dell’Istituto Sacro Cuore, la prima proposta cameristica della stagione autunnale. Sotto i riflettori, il duo Giulia Mazzara (soprano) e Giulia Russo (pianista). In rilievo anche i pezzi da camera del maestro Domenico Famà omaggianti i pittori e i poeti maledetti francesi.

di Anita Greco    

Da sx.: Giulia Russo e Giulia Mazzara

La stagione concertistica “Incontri d’Arte” della Società Catanese Amici della Musica ha arricchito domenica scorsa il calendario 2021-2022 con un’interessante proposta cameristica, la prima della stagione autunnale che ha ripreso il suo corso all’Auditorium dell’Istituto Sacro Cuore: sotto i riflettori questa volta  il duo composto dal soprano Giulia Mazzara e dalla pianista Giulia Russo, giovani artiste distintesi nel panorama nazionale. Accolte nell’articolata offerta musicale curata dalla direzione artistica di Anna Rita Fontana (che ricopre al tempo stesso il ruolo di presidente della Scam da oltre un biennio), tra appuntamenti sinfonici e da camera, oltreché solistici, le due concertiste hanno affrontato un accattivante  repertorio francese chiosato da accenti romantici, con alta coesione interpretativa e nitore di fraseggio musicale. In programma delicate pagine di Gabriel Fauré (Aprés un reve, Notre amour, Sérenade toscane, Au bord de l’eau) e  Claude Debussy (Nuit d’etoiles, Apparition, Romance, Beau Soir) che hanno lasciato evincere un’impronta di eleganza, levità e trasparenza sonora nel connubio suddetto, dove il tornito registro sopranile della Mazzara e il fluidissimo incedere pianistico di Giulia Russo, evidenziavano inflessioni testuali  consone  al dettato lirico dei musicisti, nonché la modernità incalzante delle modulazioni debussiste. Altrettante chances interpretative offrivano le pagine di Franz Schubert a chiusura della seconda parte, di cui è stato bissato con piglio brillante il lied  Die forelle a conclusione del concerto, e certamente venati da nuances espressive apparivano An den Mond, Nachtstuck e Gretchen am Spinnrade.

Domenico Famà

Il duo si è distinto anche nell’esecuzione di brani contemporanei che inframezzavano il programma, ovvero Sei ora… della violoncellista toscana Elvira Muratore, nonché Petite chanson (omaggio a Fauré) e Réverie, del compositore e direttore d’orchestra Domenico Famà, improntati a sottigliezze cromatiche e originalità di ricerca avanguardistica non esente da appigli al passato: questi ultimi tratti dal cd  Fragments de temps (edito di recente dalla casa discografica Da Vinci Publishing di Osaka), una raccolta di pezzi da camera composti da Famà negli ultimi dodici anni, in omaggio  ai pittori e ai poeti maledetti francesi.

Alle brave concertiste sono stati tributati entusiastici applausi dal pubblico intervenuto, con l’augurio corale di una luminosa carriera.

Redazione l’Alba

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