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Giarre, borse mediche per il popolo ucraino

Mer, Mar 16, 2022

Spettacolo

DONO ASSOCIAZIONE DANIELE SAMPERISI

Le borse, confezionate grazie alla preziosa collaborazione fornita dalla Farmacia Rapisarda, sono state consegnate ai volontari della Misericordia di Giarre.

di Redazione

Venti borse sanitarie di primo soccorso, complete di farmaci e apparecchi medicali, sono state donate dall’Associazione Daniele Sanperisi Onlus di Giarre al popolo ucraino sconvolto dalla guerra. Le borse, confezionate grazie alla preziosa collaborazione fornita dalla Farmacia Rapisarda, sono state consegnate ai volontari della Misericordia di Giarre, che si occuperanno di far giungere il prezioso carico in Ucraina. L’Associazione, fondata nel 2017 da Maurizio e Annamaria Samperisi, in memoria del figlio scomparso a soli 23 anni in seguito ad un incidente stradale, si propone di mantenere vivo il ricordo del giovane e di promuovere quei sentimenti di generosità e solidarietà che, insieme al valore dell’amicizia, hanno caratterizzato la sua esistenza.

Daniele Samperisi

A soli 20 anni aveva deciso, mostrando una maturità sorprendente per la sua età, di iscriversi alla banca dati nazionale per la donazione degli organi. Un gesto che, tre anni dopo, ha restituito una speranza a quattro pazienti che hanno ricevuto quattro organi del giovane: cuore, fegato, reni e pancreas. L’associazione negli scorsi anni ha donato 14 defibrillatori di ultima generazione ai plessi scolastici del comprensorio giarrese, alla scuola di formazione e aggiornamento per il personale del corpo e dell’amministrazione penitenziaria di San Pietro Clarenza, frequentata da Daniele Samperisi, alla scuola media “San Giovanni Bosco” di Naro, in provincia di Agrigento, e alla Caserma dei carabinieri della Compagnia di Giarre. Un modo per continuare a ricordare Daniele, un ragazzo normale, come continua a ripetere il padre, capace però di un gesto enorme. 

Dichiara Maurizio Samperisi, presidente dell’Associazione: «Noi siamo una piccola realtà ma cerchiamo di renderci utili per quel poco che possiamo. Fondamentale è stato il contributo dei soci, degli amici e dei parenti che si sono prodigati, ma anche le somme derivanti dal 5 x 1000. Per noi è un modo per continuare a ricordare Daniele, che in vita è stato generoso e che continua ad esserlo anche adesso.» 

Redazione l’Alba

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