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“Sud – Un’impresa grande”

Lun, Feb 20, 2012

Informazione

Al Palazzo Platamone con i parlamentari del Pd Giuseppe Berretta e Stefano Fassina

Ridare valore alla città di Catania dopo dieci anni di immobilismo. Ridarle valore per farla diventare il simbolo di un Mezzogiorno che, con i suoi giovani e le sue donne, deve tornare ad essere tema centrale del Paese in vista di uno sviluppo possibile. E rimettere al centro Catania vuol dire anche mettere in campo idee di crescita e sostegno alle giovani generazioni, come “Valore Catania”, una delle innovazioni possibili che è stata lanciata questa mattina dal parlamentare catanese del Pd Giuseppe Berretta in occasione dell’incontro “SUD – Un’impresa grande”: “Nel Mezzogiorno abbiamo bisogno di autopromuoverci e diventare protagonisti, proprio per questo abbiamo avuto un’idea semplice ma efficace che proveremo a realizzare – ha detto Berretta – Un fondo, uno strumento finanziario cofinanziato da Enti locali, banche, consorzi fidi per raccogliere risorse da destinare alle nuove imprese di giovani catanesi che decidano di investire in innovazioni e progetti di valenza sociale”. “Valore Catania” è soltanto una delle idee messe in campo questa mattina, durante l’iniziativa svoltasi in un’affollatissima sala del Palazzo Platamone e organizzata dal Dipartimento Economia e Lavoro del partito, alla presenza del responsabile economico nazionale del Pd Stefano Fassina. Una mattinata in cui si è discusso di precarietà e delle difficoltà del mondo del lavoro, a partire proprio dal Mezzogiorno e da una città come Catania, che è stata presa a simbolo di un Sud sempre più spopolato e abbandonato da giovani costretti a cercare fortuna altrove. E forse anche per questo Catania è stata messa al centro delle attenzioni del partito di Bersani, come ha sottolineato stamane lo stesso Fassina annunciando che quest’anno, a fine settembre, si terrà proprio a Catania la Festa nazionale del Lavoro del Partito Democratico, uno degli appuntamenti più importanti per il Pd al quale non mancherà lo stesso Bersani.

Durante l’incontro svoltosi stamane, moderato dalla responsabile Lavoro del Pd etneo Tania Spitaleri, Berretta e Fassina hanno approfondito i temi della crescita e dello sviluppo, declinati in chiave locale e nazionale. “Bisogna smetterla di parlare di bamboccioni e di ragazzi che non vogliono allontanarsi dalla famiglia – ha esordito Berretta – ma occorre parlare piuttosto del rischio di tsunami demografico che si rischia nel Mezzogiorno, con l’abbandono di risorse intellettuali e manuali, di giovani che sono costretti ad andare altrove”. “Al governo Monti chiediamo di affrontare velocemente questo tema, ma noi vogliamo anche provare a fare qualcosa qui sul nostro territorio, fare la nostra parte per ridare appunto un valore a Catania – ha proseguito il deputato nazionale, membro della Commissione Lavoro della Camera – E possiamo farlo a partire da tre grandi temi. Rivedere innanzitutto il nostro rapporto con il mare dotando Catania di grandi infrastrutture logistiche e potenziando quelle esistenti, il Porto, l’Aeroporto e l’Interporto oltre alla Zona Industriale. Il secondo è costruire un nuovo rapporto tra cultura, ricerca, Università ed economia per tornare ad essere una città della conoscenza e dell’innovazione e proprio per questo lanceremo l’idea del fondo per lo start-up di imprese giovani chiamato Valore Catania”. “Da ultimo – conclude Berretta – dobbiamo essere una città più solidale e sostenibile, che riesca a distinguersi in tutto il Paese per le politiche di mobilità sostenibile, di attenzione ai bambini, ai disabili e agli anziani, una città che investe sull’interazione tra aree, quartieri e culture e non specula sulla povertà e sull’arretratezza”.

Progetti ambiziosi su cui si è confrontato anche Stefano Fassina: “La nostra ricetta, in una parola, è lo sviluppo per combattere la precarietà del lavoro. Ma per realizzarlo occorrono riforme per tutto il Paese, ma riforme che diano maggiori benefici proprio al Mezzogiorno. Un grosso pezzo dell’identità del nostro partito ha al centro proprio lo sviluppo del Mezzogiorno, perché vogliamo rimettere al centro della discussione i giovani e le donne del Sud che rappresentano un potenziale enorme, per tutto il Paese”. E i passi da compiere, secondo il giovane economista del Pd, non sono certo quelli che vanno nella direzione dell’abolizione dell’articolo 18 – “che con lo sviluppo c’entra ben poco, anzi è una pericolosa corsa verso l’abbassamento dei diritti che potrebbe non avere limiti” ha detto –  ma piuttosto “mettere ordine nella giungla dei contratti di lavoro perché ne basterebbero cinque o sei al massimo, far costare il lavoro atipico più del lavoro stabile, stabilire una retribuzione oraria minima, rivedere gli ammortizzatori sociali dando sostegno a tutti coloro che perdono il lavoro, studiare politiche attive del lavoro e incentivare il lavoro delle donne, troppo spesso costrette ad abbandonare il posto al primo figlio”.

Idee serie e concrete su cui ci si è confrontati durante la mattinata, aperta anche al contributo di rappresentanti delle parti sociali, giovani lavoratori, imprenditori coraggiosi, sindaci alle prese con le difficoltà del momento, rappresentanti di categorie che hanno fatto molto parlare di sé come quella degli autotrasportatori.

Oltre a Berretta e Fassina hanno partecipato all’incontro anche il segretario provinciale del Pd Luca Spataro (che ha condiviso lo spirito dell’iniziativa, “per mettere in campo una nuova generazione e una nuova proposta politica”), Niccolò Notarbartolo (esperto in Economia del territorio e componente dell’esecutivo del partito), Giuseppe Glorioso, il sindaco di Biancavilla recentemente vittima di pesanti minacce. A portare le proprie esperienze e avanzare richieste concrete, c’erano anche Giancarlo Spinella, presidente Cna-Fita Sicilia, categoria degli autotrasportatori che nell’ultimo periodo si è distinta per essersi opposta alle logiche di “Forza d’urto” e delle proteste di piazza, Salvo La Rosa (direttore istituto di credito), Orazio Micalizzi del Consorzio Connecting People e Andrea Valenziani, trentenne imprenditore agricolo che ha deciso, dopo aver studiato fuori, di tornare ad occuparsi dell’azienda di famiglia, rilanciandola con innovazioni e nel pieno rispetto della legalità. A portare l’importante contributo di Cgil, Cisl e Uil anche il segretario provinciale della Cgil Catania Angelo Villari in rappresentanza delle tre sigle sindacali. Presenti tra il pubblico anche il deputato nazionale Giovanni Burtone, i parlamentari regionali Nino Di Guardo e Giovanni Barbagallo, il segretario cittadino del Pd Saro Condorelli, sindaci ed esponenti del partito. A portare i suoi saluti, seppur a distanza, anche la parlamentare regionale Concetta Raia, a Napoli in occasione di un’iniziativa del Pd sul Mezzogiorno e le donne.

Redazione l’Alba

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